Sono riuscito a scappare.
Sono capitato fra di loro per caso, perdendomi
nella giungla.
Una volta lì non sapevo più cosa fare; avevano un
aspetto minaccioso e ho cercato di mantenere la calma per non contrariarli.
Sono stato fortunato.
Potevo non essere qui a raccontare questa storia.
Erano sempre in due; non saprò mai i loro nomi, non
capivo cosa si dicessero nella loro lingua primordiale.
Vedevo solo gli strani segni che facevano con le
mani e le loro risate di compiacimento.
Ho dovuto sottopormi a tutti i loro strambi rituali;
essere accondiscendente in tutto e per tutto, per salvarmi la vita.
Mi hanno fatto adorare i totem delle loro
strampalate divinità e mangiare il loro cibo fatto di insetti crudi e foglie di
ortica e ho dovuto perfino fare la doccia nel guano come segno di riconoscenza.
Ma il momento peggiore è stato quando hanno portato
il pentolone con l’acqua dentro e mi hanno fatto accendere il fuoco.
A quel punto ho capito che non avevo un attimo da
perdere.
Si sono distratti mentre ridevano sguaiati
emettendo un sinistro sibilo gutturale, forse un’antica tradizione che prelude
al pasto cannibale.
Sono corso via, più veloce che potevo, senza
guardarmi indietro.
Sono riuscito a scappare.
Sono stato fortunato.
Potevo non essere qui a raccontare questa storia.
- Questo era proprio spaventato, vero Obongo?
- Ah, ah, hai proprio ragione Ubungu.
- Certo che anche tu ci sei andato pesante eh… Il
pentolone, dai!
- E va beh, senti chi parla. Dopo che hai fatto venti
punti convincendolo a fare la doccia nel guano cosa potevo fare. Il pentolone
era l’unica scelta.
- E gli hai fatto anche accendere il fuoco, sei
proprio un pirla!
- L’hai vista la faccia?
- Sì, sì, ho visto anche la chiazza nei pantaloni!
- Questi turisti del villaggio vacanze sono una
manna dal cielo, ogni giorno ne arriva uno.
- Non mi stancherò mai.
- Comunque dobbiamo rivedere i punteggi. Non mi
sta bene che gli faccio mangiare tre etti di cimici e faccio solo un punto a
etto.
- No, scusa: vuoi mettere con le preghiere al
totem? Sai quanto mi ci vuole per raccogliere vecchi transistor, intagliare il
baobab per fare la croce e coprire tutto con ghirlande di denti di capra? Di
cimici è pieno questo posto! Scusa ma mi tengo stretti i miei punti.
- Va beh… Alla fine come è andata oggi?
- Hai vinto tu col pentolone in recupero; se l’è
fatta nei pantaloni, quindi sono due punti di bonus.
- Peccato sia andato via così presto, mi giocavo
tutto con la mela in bocca e lo spiedo.
- Tienili per domani.
- Ah, un’ultima cosa. Quando mi parli in dialetto non
dirmi fesserie per farmi ridere apposta. Avevamo detto che non valeva.
- Lo so, lo so, ma è più forte di me. Quando ridi
forte tiri fuori quel verso che mi fa scompisciare.
- Dai, nel frattempo l’acqua nel pentolone sta
bollendo.
- Metti il sale che butto la pasta.
- Sono avanzate un po’ di cimici; proteine?
- Scemo.
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