domenica 13 agosto 2017

Pizzeria "Da Obongo"

Lei - Pizzeria “Da Obongo”, buonasera.
Lui - Ciao… [voce sexy]
Lei - Buonasera [imperturbabile]
Lui - Ciao… Gattina pizzaiola, sono io. [che fai non mi riconosci?]
Lei - Buonasera, mi dica.
Lui - Non puoi parlare? C’è quel cornutazzo di tuo marito? Eh, eh, eh… Mmiaaaaoooowwww [fai le fusa, dai]
Lei - Vuole ordinare delle pizze?
Lui - Ah, è così che tratti il tuo orsacchiotto col bigolotto? [finto piccato]
Lei - [silenzio]
Lui - [dubbio]
Lei - Sono la figlia.
Lui - [merda!]
Lei - Vuole ordinare delle pizze?
Lui - Ahem, sì, ecco… Accidenti… Hai proprio… ah, ah, ah… Ma guarda te!... La voce… Uguale alla mamma... Precisa identica!
Lei - Ce lo dicono tutti. Allora? Vuole ordinare le pizze?
Lui - Ah, sì, giusto: una margherita e una capricciosa, grazie.
Lei - Vanno bene per le nove?
Lui - Sì, sì, benissimo grazie.
Lui - [silenzio]
Lei - [silenzio più silenzioso]
Lui - [Sinfonia di silenzio e imbarazzo per telefono e orchestra]
Lei - Dove le consegno?
Lui - Via Roma 10, grazie.
Lei - Nome sul campanello?
Lui - Rossi.
Lei - [silenzio pensante]
Lui - [silenzio in preghiera: “fai finire questa conv…”]
Lei - Ah, Rossi! L’ingegnere del terzo piano?
Lui - Ahem, sì… Vecchio amico della mamma… Dai tempi del liceo… Scherziamo sempre tanto… Noi due... Io e la tua mamma… Non è che prima mi hai preso sul serio… Ecco… Io… Noi…
Lei - Me lo sono segnato: “orsacchiotto col bigolotto”, allo stesso piano di “vulcano in erezione” e proprio sotto “ciupaciupa senzafine”. La prossima volta la riconosco subito e non le faccio perdere tempo.
Lui - ...
Lei - Il ragazzo stava venendo giusto da voi.
Lui - ...
Lei - Le saluto la mamma.
Lui - Grazie.
Lei - Arrivederci.



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