Gli atleti di tutto il mondo sono da oggi impegnati nelle XXXV Olimpiadi dell'era moderna, le prime dopo la sofferta decisione del Comitato Olimpico Internazionale di liberalizzare il doping, dopo gli inutili svariati tentativi di combatterlo nelle precedenti edizioni.
Cresce l'attesa per le tante star dello sport presenti.
Ha destato non poche curiosita' la squadra di basket giapponese, in particolare da quando la nota casa farmaceutica Boyer e' diventata sponsor del quintetto. A dispetto della statura media del popolo nipponico, notoriamente non tra le piu' imponenti, nel team figurano ben sette giocatori sopra i tre metri, due dei quali capaci di attraversare il campo in cinque passi. L'ala pivot Kemira ha realizzato un'impressionante media record nelle qualificazioni al torneo olimpico: 122 punti, 85 assist e 7 palloni stritolati con mani e denti. Nessuna novita' rilevante per il Dream Team Americano che si presenta con le solite stelle NBA.
Nel calcio si presenta come outsider la nazionale del Burkina Faso che, a dispetto della sua scarsa tradizione nel gioco, schiera un undici di giocatori estremamente dotati. Nel senso letterale del termine: dotati alle estremita'. Grazie alle novita' introdotte dal nuovo tecnico ucraino Miskuliov i giocatori africani hanno infatti sviluppato dei piedi di dimensioni sovrumane e sono praticamente invincibili su ogni tipo di contrasto. Il capitano Obongo e' in grado di sferrare un tiro di potenza tale da poter fermare un aereo in fase di decollo. La nazionale del Burkina Faso e' sponsorizzata dalla famosa multinazionale Like, che ha lanciato per l'occasione una nuova linea di scarpette da calcio, con numeri dal 76 in su; come forma promozionale i giocatori hanno cucito personalmente le proprie scarpette per poi ricomprarle in negozi americani ad un prezzo maggiorato del 350%.
Nell'equitazione cresce l'attesa per lo strabiliante fantino italiano Auro Centa, famoso in tutto l'ambiente, oltre che per i brillanti risultati sportivi, per il suo attaccamento al cavallo. Ha ribadito in piu' occasioni che lui del frustino non avra' mai bisogno.
Nel pingpong femminile gli occhi sono tutti puntati sulla star della nazionale indiana Indira Visnu. L'indiana si e' segnalata tra l'altro anche per gentilezza e simpatia: dopo la conferenza stampa si e' trattenuta per altri dieci minuti nei quali ha firmato autografi e stretto la mano a tutti i 3.500 fans accorsi per salutarla.
Nel nuoto si preannunciano scintille fra la veterana danese Elga Mermaid e la giovanissima ungherese Johanna Belugah. Ai giornalisti che le chiedevano quali allenamenti specifici avesse fatto per fronteggiare la temibile avversaria, la Mermaid ha risposto con un "Nulla di particolare" con un lieve sorriso fra le branchie.
Nel ciclismo i pronostici sono chiusi da quando il campione olandese Lennart Van Hepo e' tornato in attivita'. "Dopo l'impianto dei due nuovi cuori ed il settimo trapianto di rene pensavo proprio che la mia carriera fosse finita" ha dichiarato Hepo ai microfoni, aggiungendo "ma grazie alla tecnologia inventata dal professor Kruger ed ai suoi ventricoli in lega, sono tornato, piu' forte e veloce che mai". Hepo ha di fatto dimostrato all'ultimo Tour de France quanto veritiere fossero le sue affermazioni, scalando il Monte Bianco con la bici a tracolla a causa di una improvvisa tormenta di neve e vincendo la tappa con un distacco di un giorno e mezzo sul secondo.
Le Olimpiadi sono la vetrina ideale per tanti atleti impegnati nelle piu' svariate discipline, ma nessuna di esse puo' vantare il fascino che da sempre l'atletica esercita sugli spettatori. Ciliegina sulla torta del programma, sono da sempre, i cento metri piani. L'indiscusso re della velocita' e' lo statuario Ken Dope, americano di origine giamaicana. A causa della esuberante forma fisica di Dope gli organizzatori sono stati costretti ad allargare le dimensioni delle corsie della pista. Quest'anno Dope, oltre tutti gli avversari, ha superato anche i 215 chili di peso per un metro e settanta di altezza, con una massa grassa corporea pari al - 1,5%. Questo inverosimile coefficiente sta ad indicare che, non solo il corpo di Dope e' privo di qualsiasi tipo di grasso, ma e' addirittura capace di bruciare per osmosi una piccola percentuale del grasso dei corpi che gli si trovano vicini. Chiaramente soddisfatti i manager della bevanda sponsor che supporta Dope. "Qui alla Drogatorade non abbiamo dubbi: Dope stabilira' il nuovo record mondiale, correndo i cento metri sotto i 6 secondi... sempre che questo noioso vento contrario non cambi finalmente direzione... In tal caso, ne vedremo delle belle!"
Tutto e' pronto quindi per stasera, quando nello stadio di Testosteropoli l'ultimo tedoforo accendera' la fiamma olimpica. Trattasi della ex sprinter greca Ana Bolizantis, vera e propria icona dello sport ellenico. La Bolizantis detiene a tutt'oggi il record dei duecento metri piani maschili ed i non piu' giovani la ricorderanno certamente per il celebre spot di un rasoio trilama. La Bolizantis e' ora impegnata in una durissima battaglia contro tre leucemie, due melanomi, sei cancri e quattordici altre disfunzioni varie che la hanno inspiegabilmente attaccata alla giovane eta' di 34 anni. "Spero che i giovani trovino nello sport un maestro di vita ed una carriera pulita e piena di soddisfazioni, proprio come e' stato per me. W lo sport!" proclama ancor'oggi con voce ferma la Bolizantis, tra una dialisi e l'altra.
Una curiosa notizia per concludere: in sintonia con i cessati controlli antidoping e la liberalizzazione dell'impiego di qualsiasi sostanza da parte degli atleti, la fiamma olimpica stessa non sara' una semplice fiamma, ma una lingua di fuoco alta 126 metri generata da un reattore nucleare alimentato da un mix di cesio 137, raggi cosmici e antidiuretici vari.
Che vinca il migliore.
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