In esclusiva per i lettori di Obongo Forever gli ultimi casi di cronaca legati ad intercettazioni telefoniche, controverso e potente strumento nelle mani della giustizia italiana.
Scandalo ad Otranto, dove la signora Mimma Roversi e' stata inchiodata da una telefonata nella quale confessava senza nessuna remora alla cugina di avere volontariamente oltraggiato con la scritta "Putana" la cassetta delle lettere della sua vicina di casa della quale da tempo non condivideva lo stile di vita ritenuto troppo libertino.
La Roversi e' stata processata per direttissima e condannata a due mesi con la condizionale, al pagamento dei danni morali ed inserita in un programma di rieducazione grammaticale.
Simile sorte e' toccata al giovanissimo Filippo Cippetta.
Il tredicenne di Catanzaro e' stato incriminato a seguito di una conversazione intercettata nella quale riferiva al compagno di banco Ernesto Colasanti di avere scaricato da un sito internet per adulti ben 35 film con protagonsita la pornostar Bella DiBocca.
Alle pressanti richieste del Colasanti di poterli vedere, il Cippetta non ha esitato un attimo ad offrire il materiale in questione, peraltro coperto da copyright, al prezzo di due barrette di cioccolato ed un sacchetto di patatine.
Il caso e' al vaglio del tribunale dei minori e degli investigatori che stanno da mesi analizzando accuratamente i dvd sequestrati all'indagato, al quale e' stata inflitta una pena detentiva in camera sua da parte dei genitori.
Sconcerto pure a Vercelli dove grazie alle intercettazioni sul cellulare di Arnaldo Pezza e' stata sgominata una vera e propria associazione a delinquere.
Il Pezza e' stato intercettato mentre organizzava il solito incontro di poker del giovedi' al circolo degli Alpini con i suoi amici pensionati.
Finiti nella rete degli investigatori, gli arzilli scommettitori sono stati tutti catturati durante la partita clandestina. Sequestrate anche le somme di danaro giocate dalla combriccola per un totale di 12 euro e 47 centesimi.
Possibile una denuncia per riciclaggio di denaro sporco per Ernesto Coppi, il membro della banda che si occupava di comperare le birre per tutti: il Coppi sfruttando la conoscenza con il suo cugino Manlio riusciva ad ottenere la birra ad un prezzo di favore, facendo la cresta sulla cifra concordata.
Gli investigatori sono al lavoro per sapere dove sia finito il denaro mancante.
Sembrano dunque non finire i casi di nuove intercettazioni telefoniche quando ancora non si e' placata l'eco del caso Viscioloni. Mesi fa furono intercettate svariate centinaia di telefonate con il boss mafioso Pippo "o' carnefice" durante le quali il Ministro Viscioloni aveva fatto esplicita richiesta, tra le altre cose, di una partita di venti chili di cocaina, quattro omicidi ed il rapimento di un bambino.
I piu' attenti hanno gridato allo scandalo quando in coincidenza della fine del processo e' stata varata una nuova legge che tutela le vittime di intercettazioni, proprio nel caso in cui abbiano ordinato un certo quantitativo di droga, di omicidi o rapimenti da parte di un mafioso.
Il Ministro, scagionato dalle accuse e assolto con formula piena, si e' detto soddisfatto della sentenza dichiarando di non avere mai nutrito dubbi sul sistema giudiziario.
2 commenti:
Per fortuna il nostro sistema giudiziario funziona.
Conigliolo (che odia Blogger)
facci sogna'
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