Anni fa; ora di pranzo a casa Obonghini.
Mamma Obonga ha appena depositato sul tavolo una pentola piena di succulenti maccheroni al ragù, ma ancora nessuno è arrivato in cucina per sedersi a tavola.
Il famelico Obongo Jr, l'adolescente figlio maggiore, è appena tornato da scuola affamatissimo e si precipita per primo attirato dal delizioso profumo.
Visto che ancora nessuno ha raggiunto la cucina [ma soprattutto perchè non ci vede dalla fame], pensa di cominciare a mettere le porzioni nei piatti [iniziando dal suo].
La fame però guida la sua mano ed i movimenti risultano quindi approssimativi, causando l'immediato spatasciamento di un sugoso maccherone sulla tovaglia, che per una malaugurata circostanza era stata tirata fuori pulita dal cassetto, proprio quel giorno.
Il resto della famiglia sopraggiunge in quel momento ed Obongo Jr viene colto in flagranza di reato con soli pochi maccheroni nel piatto ed un esemplare dei medesimi che giace rossissimo sul bianco tessuto.
In particolare papà Obongo si sente molto toccato dalla maleducazione del figlio reo di avere insozzato la tovaglia per non avere contenuto i suoi istinti animali e non avere convenientemente atteso per il resto dei commensali, prima di iniziare a trafficare con il cibo.
Papà Obongo, opportunamente, entra in “modalità genitore”.
La ferma filippica che ne deriva è ascoltata con attenzione da un penitente Obongo Jr, dalla piccola Obonga Jr e da mamma Obonga, mentre papà Obongo in persona e con la distinta aristocrazia di un Lord inglese distribuisce maccherone dopo maccherone le porzioni a tutta la famiglia, misurando i movimenti, nel lodevole tentativo di dare il buon esempio al maldestro figliuolo.
Dopo avere espletato le operazioni di riempimento dei piatti ed avere rafforzato i capisaldi del galateo familiare per qualche altro minuto, tutto è pronto.
Ah no! Meglio versare prima un po' d'acqua nei bicchieri.
“Mamma Obonga, cortesemente, puoi passarmi la bottiglia dell'acqua” [sempre più calato nella parte di Lord Educational, come d'altronde la circostanza richiedeva] “Certo papà Obongo, ecco prendi pur....”
Swissssssss... Skatlosh!!!
Spuishh... Splaashh... Skawwtcch....
Silenzio.
Purtroppo la presa di papà Obongo non fu in quella occasione ferma come i suoi propositi educativi e la bottiglia dell'acqua piena (2 litri, ovvero 2 chili) rifuggì dal capofamiglia per tuffarsi, irriguardosa del bon ton, dritta nella pentola che inerme si trovava a centrotavola, ancora piena dei restanti maccheroni.
Il gioioso tripudio di maccheroni generatosi nell'impatto andò ad intaccare ulteriormente non solo la già ferita tovaglia nuova ma svariati altri elementi dell'arredo e delle infrastrutture; val bene ricordare, tra tutti, il muro bianco della cucina, sul quale un maccherone falliva un pietoso tentativo di arrampicata libera, lasciando invece dietro sé una stria sanguinolenta vinto della forza di gravità.
Obongo Jr, colto da un isterico attacco di riso, ma avendo notato lo sguardo inferocito di papà Obongo, decise di riparare rapidamente in camera sua, per poterlo liberare contro il cuscino del letto, al sicuro da eventuali rappresaglie in forma di sberle.
Altri maccheroni vennero repertati dopo pranzo a seguito di un'accurata ricerca condotta da mamma Obonga, alla quale toccò anche spiegare alla giovanissima Obonga Jr che, no, i maccheroni non sanno volare.