Obongo è italiano e sua
moglie è irlandese.
I due tornano in Irlanda
dopo una vacanza in Italia e si recano dalla famiglia di lei.
In particolare Obongo ha
portato da casa un’eccezionale grappa centellinata da regalare al suocero, il
vecchio O’bongs, amante di distillati e affini.
Trattandosi di un grande
appassionato della qualità, ma anche e soprattutto della quantità, Obongo si preoccupa
di donare la preziosa bottiglia insieme ad alcune importanti istruzioni per
l’uso.
O’bongs è ben avvezzo al whiskey
irlandese, che comunque, salvo rare eccezioni, ha una gradazione attorno ai “soli”
40 gradi e visto che sorseggiare superalcolici è una pratica abbastanza
consolidata, non pensa che ci possano essere grossi problemi a bere la grappa
nella stessa misura, con l’aggravante che è trasparente e sembra acqua di fonte.
La grappa in questione però
ha una gradazione alcoolica di circa 60 gradi ed Obongo suggerisce caldamente
che venga consumata in piccolissime dosi, onde evitare problemi.
Se questo consiglio può
sembrare superfluo a chi legge, basti pensare che in Irlanda non è possibile acquistare l'alcool, puro o etilico, nei supermercati: alcuni sconsiderati avventori lo
compravano infatti per berselo, con conseguenze tutto sommato divertenti per
l’osservatore occasionale, ma perentoriamente definitive per i loro fegati ed altri
organi vitali coinvolti.
– “No, signor O’bongs, una pinta è decisamente troppo”
– “Ma sei sicuro? Sembra acqua, una pinta è la quantità giusta”
– “Glielo garantisco, una pinta di grappa è troppo; basta un bicchierino”
– “Vuoi farmi bere come una femmina? Dai basta scherzare, prendo una pinta”
– “Non sto scherzando, mi creda: basta un bicchierino”
– “Io non ho bicchierini per i miei drink, solo pinte e bicchieri”
– “Allora un bicchiere, ma giusto un dito”
– “Sì, un dito, ma messo per così” [punta l’indice sul tavolo e ridacchia a voce alta]
Le timide rimostranze di
Obongo si fermano là dove inizia il rispetto per la persona più anziana ed il
bicchiere viene riempito per intero di grappa liscia.
– “Questa grappa è andata a male”
– “Ma no, è buona glielo assicuro, solo che va bevuta nella quantità giusta, l’avevo avvisata”
E per quanto irlandese e
ferratissimo in materia di superalcolici, O’bongs cade vittima della poderosa
bevanda, distillata da qualche eremita annoiato che non aveva di meglio da fare
che coniugare diabolicamente spirito ed erbe di montagna; molto del primo e giusto
un accenno delle seconde.
Due giorni dopo un’orribile
alternanza di mal di pancia e vomiti, O’bongs si ristabilisce e, bottiglia in
mano, si confronta con Obongo.
– “Ma no, è buona glielo assicuro, solo che va bevuta nella quantità giusta, l’avevo avvisata”
O’bongs, memore della
conversazione avuta in precedenza, si ferma a riflettere un momento.
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