Al fine di trovare Obonghe
disponibili, l’Obongo single si impegna in mille e più una attività, non
lesinando all’occorrenza buone dosi di sforzo fisico.
Ecco una carrellata di
alcuni dei modi in cui questi novelli passeri solitari sono pronti a mettersi
in gioco pur di trovare la loro solitaria controparte.
Le palestre
Le palestre sono da sempre un
ricettacolo di single di nuovo e lungo corso.
Prendiamo un Obongo che è
stato scaricato di recente, dopo una confortevole relazione durata molti anni in
cui il movimento più intenso in cui si produceva era la combinazione “apri
frigo, versa birra”; colpa di una fidanzata indulgente che non prestava più
caso al coefficiente α-Adiposo stabilizzatosi
nel tempo sull’aumento di un chilo ogni due mesi.
Passato il periodo di elaborazione
del lutto, prende la fatidica decisione: si iscrive in palestra per rimettersi
in forma e aumentare le chance di avvicinare nuove Obonghe.
Trattandosi spesso di un
novizio alla sua prima esperienza fra manubri e bilancieri, il commerciale di
turno non fatica a vendergli un pacchetto completo a base di body, step, fit, aero, cardio, hip, hop,
vascular, kickbox fino ad arrivare, in casi estremi, alla capoeira e al
deltaplano.
Tipica in questi casi
l’imprescindibile affiliazione al corso di tendenza; l’ennesimo mix di musica
ed esercizi ginnici dal nome colorito e attraente, tipo Pilates, Zumba, GAG, Fist-Pump
o Gronka.
Il corso è sempre tenuto da
un pluridecorato campione con esperienza decennale, nonostante la nuova disciplina
sia stata inventata di sana pianta solo un paio di mesi prima da qualche furbo pubblicitario
per rinfrescare un po’ l’offerta, sposando una volta ancora marketing, ritmo e moda.
L’Obongo ammaliato dalle tutine
colorate e aderenti delle saltellanti Obonghe in sala non fa caso a questi
dettagli e suda contento per ore con un solo obiettivo in testa.
Non appena trovata la
passera solitaria inizia a diradare le presenze in palestra per tornare a
dedicarsi soddisfatto alla routine frigo-birra e riportare il coefficiente α-Adiposo all’antico splendore.
Balli latino americani
Altro porto di mare che
accoglie Obonghi single alla deriva e smaliziati cacciatori sono i balli latino
americani.
La domanda che l’Obongo
single si pone in questo caso è: “Dove potrei trovare un branco di passere
solitarie che sappiano danzare sinuosamente e allo stesso tempo si lascino
toccare senza che manco debba presentarmi prima e, soprattutto, al riparo da
una denuncia per molestie?”
“Ah, dimenticavo:
coniugando il tutto con la mia smisurata e disinteressata passione per i balli
latino americani?”
La risposta sono ad esempio
la salsa e il tango, balli nei quali l’Obongo single può avventurarsi in
strusciamenti più o meno audaci con perfette sconosciute, eliminando tutta
quella seccante trafila in cui dovrebbe prima convincere la controparte a farlo:
gli basta presentarsi in una sala piena di gente con la stessa passione e
infilarsi nel mezzo.
Seguendo questa invitante prospettiva
chi sceglie, ad esempio, la salsa si butta in pista e inizia a ricopiare i
passi proposti dal maestro Pedro Alvarez Obongòn a velocità sempre crescente.
Raggiunto un livello accettabile nel mulinare i piedi ed ondeggiare le anche, è
pronto per far roteare un’Obonga dietro l’altra, di qua e di là, di sopra e di
sotto, acchiappandola nella maniera che ritiene più conveniente.
Gli addetti ai lavori sostengono
che il tango sia un po’ più raffinato; forse il passo non altrettanto esagitato
garantisce un ballerino mediamente meno sudaticcio. Il tanguero poi, affermano
le tanguere, è un po’ come un karateka che combatte in tre quarti: per ogni nuovo
passo che padroneggia, guadagna una cintura di un colore diverso facendo
aumentare le sue quotazioni presso le Obonghe, le quali lo considerano, livello
dopo livello, un ballerino interessante, un ballerino di qualità, un ballerino
figo e, infine, al culmine del suo percorso artistico, il padre dei loro figli.
I balli latino americani
presentano una percentuale di abbandono inferiore rispetto alla palestra.
Una volta scoperto che
funziona, l’Obongo inizia ad affinare la tecnica e con l’affinamento della
tecnica si appassiona per davvero al ballo per via della facilità con cui
conquista sempre più passere solitarie.
La discoteca
L’attività da single per
antonomasia resta però la discoteca.
Indicata soprattutto agli
Obonghi che non hanno niente da dire ad Obonghe che non hanno alcuna voglia di
ascoltarli, anche per via dell’assordante tunz tunz tunz di sottofondo.
In particolare, in questa
sede ci occuperemo del grinding.
Questo ballo (ballo?) è
nato dalla cultura (cultura?) hip-hop del mondo anglosassone.
Per l’Obongo single è
l’attività in assoluto meno dispendiosa in termini calorici.
Consiste nel pagare un
biglietto di ingresso in discoteca e, ad una certa ora, addentrarsi in pista.
L’unica preoccupazione vera
dell’Obongo interessato al grinding è quella di accertarsi di essere in una
discoteca frequentata da donne con scarsissima autostima (ma se vi trovate nel
mondo anglosassone questo non dovrebbe riuscirvi difficile) e che l’ora sia
tarda, in modo che le suddette abbiano già consumato l’equivalente alcolico di
una squadra di rugby che festeggia i play-off (ma se vi trovate nel mondo
anglosassone questo non dovrebbe riuscirvi difficile).
Per altro tali Obonghe sono
individuabili con disarmante facilità: vestite come gli incarti dei regali di Natale,
prorompono in risate che producono gli stessi decibel di un aereo in decollo e
perdono l’equilibrio ogni due passi, finendo gambe all’aria e attirando
l’attenzione di tutti i presenti per via del perizoma in vista o dell’assenza
del medesimo.
Una volta giunto il momento
propizio, l’Obongo si posiziona in piedi vicino a cotali signorine.
Le signorine, una volta
rilevata la presenza dell’Obongo, registreranno mentalmente anche la presenza
di un nuovo apparato genitale maschile nel loro raggio d’azione ed entro breve
tempo vorranno constatarne l’effettiva disponibilità sfregandoci sopra le terga
con vivace energia.
Come palline impazzite in
una roulette che gira, quando le chiappe dell’Obonga in perlustrazione si
fermano sul numero dell’Obongo prescelto, ecco che nasce un amore.
Adatto a quegli Obonghi che
non fanno molto caso se la solitaria di turno è una passera, una cernia o un
armadillo, il grinding non genera quasi mai rapporti duraturi.
Al risveglio dopo una notte
di passione infatti la passera solitaria volerà via quatta quatta dall’Obongo
che l’aveva temporaneamente conquistata, chiedendosi smarrita come tutto ciò
sia potuto succedere, lei che in genere seleziona i partner per il loro pedigree
reale e numero di titoli accademici collezionati.
La fragilità delle
relazioni amorose instaurate attraverso il grinding in discoteca spingerà alla
fine l’Obongo solitario verso qualche ballo latino americano o, peggio ancora a
tornare in palestra per iscriversi ad un corso.
Di Gronka.
Nessun commento:
Posta un commento